Una selezione di incipit tratti dai più grandi romanzi della storia. Libri conosciuti, amati, letti e riletti e che ancora oggi ci fanno emozionare. Ogni libro rivela una personalità, così come ogni ambiente progettato da Sprint rivela un carattere ed uno stile proprio. E tu, in che romanzo sei?
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Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa - non importa quanti esattamente - avendo pochi denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione.
Da “Moby Dick” di Herman Melville
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Di primule non ce n’erano più. Dalla parte del bosco - dove questo finiva, l’aperta campagna scendeva in pendio fino a un vecchio recinto, oltre il quale c’era un fossato rivestito di rovi - si vedevano ancora rare chiazze di giallo ormai sbiadito, fra l’euforbia e le radici delle querce.
Da “La collina dei conigli” di Richard Adams
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Nel 1815, Carlo Francesco Benvenuto Myriel era vescovo di Digne. Era un vecchio di circa settantacinque anni; occupava la sede di Digne dal 1806. Benché questo particolare non entri affatto in ciò che ci proponiamo di raccontare, tuttavia ci pare utile, non fosse che per amor d’esattezza, far cenno qui del rumore e delle voci che eran corse sul suo conto...
Da “I Miserabili” di Victor Hugo
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Una gioviale scossetta elettrica, trasmessa dalla sveglia automatica incorporata nel modulatore d’umore che si trovava vicino al letto, destò Rick Deckard. Sorpreso - lo sorprendeva sempre il trovarsi sveglio senza alcun preavviso - si alzò dal letto con indosso il pigiama multicolore e si stiracchiò.
Da “Cacciatore di androidi” di Philip Kindred Dick
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Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe saputo quali guai si stavano preparando non soltanto per lui, ma per tutti i cani di forte muscolatura e col pelo lungo e soffice da Puget Sound a San Diego. Brancolando tra le tenebre artiche gli uomini avevano trovato un metallo giallo...
Da “Il richiamo della foresta” di Jack London
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La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che io e mia moglie ci separammo (...).
Con l’arrivo di Dean Moriartry ebbe inizio quella parte della mia vita che si potrebbe chiamare la mia vita lungo la strada.
Da “Sulla strada” di Jack Kerouac
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Era una notte meravigliosa, una notte come forse ce ne possono essere soltanto quando siamo giovani, amabile lettore. Il cielo era così pieno di stelle, così luminoso che, gettandovi uno sguardo, senza volerlo si era costretti a domandare a se stessi: è mai possibile che sotto un cielo simile possa vivere ogni sorta di gente collerica e capricciosa?
Da “Le notti bianche” di Fëdor Dostoevskij
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